Ricordiamo le seguenti Definizioni e Proprietà dei logaritmi:

 

Risoluzione di equazioni logaritmiche

Un’equazione si dice logaritmica quando l’incognita figura nell’argomento di qualche logaritmo.

Come ad esempio  log 3 x - 9 = 0; non lo è  log 2 8 = 5x  in quanto la x non figura nell’argomento del logaritmo.

Adesso prendiamo in considerazione alcuni tipi particolari di equazioni logaritmiche di semplice risoluzione.

   TIPO ( caso particolare del  1° TIPO ! )

Equazioni logaritmiche elementari riconducibili alla forma canonica:

Ad esempio:

Per risolvere tali tipi elementari, supposto x > 0  per l’esistenza del logaritmo, puoi procedere in due differenti modi ma tra loro equivalenti :

§         trasformare l’equazione nell’equivalente equazione esponenziale, applicando la definizione di logaritmo, ovvero:   log a x = k ↔  ak = x

§         oppure, trasformare ambo i membri dell’equazione in logaritmi di stessa base, tenendo presente la proprietà 2. dei logaritmi, e successivamente risolvere l’equazione algebrica ottenuta eguagliando gli argomenti dei logaritmi, essendo la funzione logaritmica biunivoca, ovvero:

log a x = k ↔  log a x = log a a k ↔  x = a k

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   TIPO ( in cui rientra anche il  1° TIPO ! )

Equazioni logaritmiche riconducibili alla forma canonica:

 

Per risolverla procediamo nel seguente modo:

§         imponiamo dapprima le condizioni di esistenza dei logaritmi, perché non esistono logaritmi di numeri negativi, ponendo quindi che ogni argomento di logaritmo contenente l’incognita x sia maggiore di zero:

§         si riconduce, eventualmente, l’equazione data nella forma canonica, applicando le proprietà dei logaritmi

§         si passa dall’equazione logaritmica alla risoluzione dell’equazione algebrica f (x) = g (x) degli argomenti,  poiché da:   log a f (x) = log a g (x)  →   f (x) = g (x)

§         si controllano se le soluzioni sono accettabili, ovvero appartengono al campo di esistenza.

 

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Risolvere le seguenti equazioni riconducibili alla forma  canonica:  log a f (x) = log a g (x)

Compiliamo il quadro dei segni e prendiamo gli intervalli comuni:

si ha dunque C.E.: x > 1

Compiliamo il quadro dei segni e prendiamo gli intervalli comuni:

 

 

Compiliamo il quadro dei segni e prendiamo gli intervalli comuni:

 

 

     TIPO

Prendiamo adesso in esame alcune particolari equazioni logaritmiche non riconducibili ai tipi precedentemente trattati; in tal caso si deve cercare di trasformare l’equazione in una forma del 1° Tipo mediante opportune sostituzioni, ricorrendo ad una variabile ausiliaria, ad esempio,  y del tipo:      

log a x = y

che trasformerà l’equazione esponenziale in un’equazione algebrica nell’incognita y, le cui soluzioni ci consentono poi di risalire alle soluzioni dell’equazione logaritmica.

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