Studio di funzione goniometrica inversa
Premessa
Ricordiamo che le funzioni goniometriche seno, coseno e tangente non sono invertibili in tutto il loro dominio, perché in esso non risultano, vedi lezione “Le funzioni trascendenti” (in “ Le funzioni: proprietà globali e locali”) sempre crescenti o decrescenti. Però risultano invertibili, e quindi ammettono la funzione inversa, solo a tratti o meglio in quei intervalli del loro dominio in cui esse sono solo o monotone crescenti o monotone decrescenti.
Precisamente:
§ la funzione seno in [-π/2; π/2] risulta sempre crescente: in tale intervallo dunque ammette la funzione inversa, arcoseno e pertanto il codominio [-1;1] della funzione seno definita in tale intervallo s’invertirà nel dominio della funzione arcoseno, i cui corrispondenti valori y, ossia il codominio che indicheremo con Cd, sarà invece [-π/2; π/2] , quindi :
y = arcsin x → C.E.: -1 ≤ x ≤ 1 e Cd: -π/2≤ y ≤ π/2
§ la funzione coseno in [0; π] risulta sempre decrescente: in tale intervallo dunque ammette la funzione inversa, arcocoseno; quindi, facendo lo stesso ragionamento fatto precedentemente, si ha.
y = arccos x → C.E.: -1 ≤ x ≤ 1 e Cd: 0 ≤ y ≤ π
§ la funzione tangente in [-π/2; π/2] risulta sempre crescente: in tale intervallo dunque ammette la funzione inversa, arcotangente e pertanto il dominio e codominio della funzione tangente s’invertirà rispettivamente in codominio e dominio della funzione arcotangente, ossia:
y = arctg x → C.E.: -∞< x <+∞ e Cd: -π/2≤ y ≤ π/2