Operazioni e calcolo di limiti di funzioni
Mi propongo, mediante alcuni esempi, di fornire le principali indicazioni finalizzate al calcolo di limiti di funzioni che si presentano nelle varie forme indeterminate.
Facciamo alcune premesse:
1. Intuitivamente: si dice, in generale, che f(x) ha per limite l per x che tende ae si scrive:
con l e numeri finiti o infiniti ( sia + ∞ o - ∞) e con punto di accumulazione per il dominio di f(x) (ossia un punto in ogni intorno del quale, ovvero nelle sue immediate vicinanze a destra e/o a sinistra, eccetto al più, perché può appartenere o no al dominio, si addensano infiniti punti appartenenti al dominio della f(x) ): quando più scegliamo x vicino al valore di più la sua immagine f(x) si avvicina a un certo valore l.
2. Se:
si dice che f(x) è un infinitesimo
si dice che f(x) è un infinito
Con xo-, xo+ si intendono rispettivamente l’intorno sinistro di xo (in cui cadono valori molto prossimi ma inferiori, di una certa quantità infinitesima, a xo) e l’intorno destro di xo (in cui cadono valori molto prossimi ma superiori, di una certa quantità infinitesima, a xo).
3. Per calcolare il limite della funzione (ovvero studiare il comportamento della f(x)) in un punto xo di accumulazione è sufficiente calcolare il loro valore in xo, ossia sostituire a x il valore di xo. Infatti, in ogni intorno di xo, ricordiamo che cadono infiniti punti, eccetto al più xo, appartenenti al dominio della funzione e, quindi, in tali punti, esistono i corrispondenti valori f(x), cioè:
che si esprime dicendo che f(x) è una funzione continua nel punto xo.
Per esempio:
Tutte le funzioni elementari (costanti, razionali., irrazionali, goniometriche, esponenziali,
logaritmiche e composte) sono continue in tutto R o in intervalli di R.
4. Partendo dalla conoscenza dei limiti di due funzioni f(x)e g(x) per x → xo (punto di accumulazione), teniamo presente i seguenti teoremi relativi alle operazioni sui limiti:
5. Per i limiti della somma, del prodotto e del quoziente di due funzioni si ha la seguente tabella :
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l |
m |
l + m |
l ∙ m |
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l |
0 |
l |
0 |
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0 |
0 |
0 |
0 |
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l |
+ ∞ |
+ ∞ |
0 |
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l |
- ∞ |
- ∞ |
0 |
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+ ∞ |
m |
+ ∞ |
||
- ∞ |
m |
- ∞ |
||
0 |
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||
+ ∞ |
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|||
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+ ∞ - ∞ ? |
- ∞ |
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Altre forme indeterminate sono le seguenti:.
6. Le seguenti forme:
sono denominate forme indeterminate in quanto non si può affermare con certezza e immediatezza, se esse rappresentano un numero finito, oppure l’infinito (positivo o negativo), oppure non esiste il limite. Sorge quindi il problema di trovare un procedimento che permetta di eliminare la forma di indecisione e determinare così il limite della funzione, qualora esista. In proposito, si deve subito precisare che non esiste un metodo generale che consenta, in ogni caso, di raggiungere questo risultato; pertanto, di volta in volta mediante artifici appropriati, e procedendo spesso per tentativi, come vedremo in seguito, si cerca di eliminare l’indeterminazione.
Svolgiamo, adesso, alcuni esempi in cui si presentano le forme di indecisione
stando sempre ben attenti ai modelli che vengono presi in esame, in quanto gli stessi o altri casi dubbi di altri tipi di funzioni verranno risolti in seguito con altre regole che sfruttano nuovi strumenti operativi.
Calcolo di limiti
Tenendo presente i teoremi e la tabella sopra illustrati, calcoliamo, stando ben attenti alle tecniche procedurali risolutive e ai modelli di funzioni, i seguenti limiti che si presentano nella:
1) Forma indeterminata: + ∞- ∞
· funzioni razionali intere (polinomiali):
Più in generale:
· funzioni irrazionali:
Calcoliamo, ad esempio, il seguente limite:
Per eliminare questa forma indeterminata si applica un particolare artificio: si razionalizza il numeratore, moltiplicando e dividendo per il fattoreallo scopo di ottenere una differenza di due quadrati:
2) Forma indeterminata: ∞/∞
· funzioni razionali fratte:
Calcoliamo i seguenti limiti:
Più in generale :
3) Forma indeterminata 0 / 0
· funzioni razionali fratte:
In tal caso, la forma indeterminata si elimina scomponendo numeratore e denominatore e successivamente semplificando, come nei seguenti esempi:
4) Limite notevoli:
Alcuni esempi di applicazione:
Calcoliamo alcuni limiti di funzioni riconducibili, con artifici idonei o con trasformazioni algebriche, ai limiti notevoli:
Limiti delle funzioni trascendenti elementari
La funzione esponenziale e la funzione logaritmica:
Le funzioni goniometriche: