Premessa
Mi propongo, mediante esempi, di fornire le principali indicazioni finalizzate alla determinazione del campo di esistenza di una funzione numerica reale.
Quindi, data una funzione analitica , dobbiamo determinare il sottoinsieme I di R, i cui valori, attribuiti alla variabile indipendente x, non facciano perdere di significato alle operazioni che si devono eseguire per calcolare i corrispondenti valori di y .
Premesso ciò, esamineremo via via le diverse funzioni analitiche, secondo la classificazione descritta precedentemente.
Tenendo presente quanto riportato nella lezione 3 : dominio , prendiamo in esame alcuni esempi di funzioni razionali.
Determiniamo il C.E. delle seguenti funzioni:
§ :
§
§
Poiché figurano solo operazioni di addizione, moltiplicazione, divisione e potenza ad esponente un numero naturale, applicate sulla x, le funzioni sono definite in tutto R, quindi scriveremo: C.E.: o, anche,
Determiniamo il campo di esistenza delle seguenti funzioni:
a) b) c)
d) e) f)
Svolgimento:
a)
Per trovare il C.E. della f dobbiamo individuare gli zeri del denominatore, ossia le soluzioni dell’equazione:
Poiché perla divisione perde di significato, basta escludere tale punto dall’insieme R per ottenere il campo di esistenza per cui scriveremo: C.E.:oppure. Il diagramma della funzione presenta dunque una discontinuità in x = 2 e a tal scopo tracceremo una retta (in rosso) parallela all’asse Y che separerà le curve componenti del grafico:
b)
Troviamo gli zeri del denominatore, ossia le soluzioni dell’equazione:
Quindi basta escludere tali punti dall’insieme R per ottenere il campo di esistenza per cui scriveremo: C.E.: oppure
Il diagramma della funzione presenta, quindi, in x = 4 e x = -4 due punti di discontinuità, pertanto il grafico sarà costituito da tre curve separate dalle rette( in rosso) x = 4 e x = -4:
c)
Troviamo gli zeri del denominatore, ossia dell’equazione:
,
poiché è impossibile che il quadrato di un numero reale sia uguale a un numero negativo si ha che:
quindi C.E. :.
d)
Troviamo gli zeri del denominatore, ossia dell’equazione:
essendo:
l’equazione non ammette soluzioni reali, quindi il denominatore non si annulla , pertanto C.E.: .
e)
Troviamo gli zeri del denominatore, ossia dell’equazione:
ricordando che una potenza, qualunque sia il suo esponente, è uguale a zero quando è nulla la sua base si ha:
che è una soluzione doppia, essendo l’equazione di 2° grado, e che avremmo potuto calcolare anche applicando la formula risolutiva delle equazioni di secondo grado.
Dunque C.E.:.
Graficamente:
f)
Troviamo gli zeri del denominatore, ossia dell’equazione:
calcoliamo ora le soluzioni dell’equazione di 2° grado o applicando la formula risolutiva o scomponendo il trinomio caratteristico a I membro in:
quindi, gli zeri del denominatore da escludere sono : 0, 2 e 3, pertanto C.E.:, oppure .
Graficamente: