Gli argomenti finora trattati ci consentono di studiare le proprietà di una funzione e di rappresentarla graficamente nel piano cartesiano.
In generale, per tracciare il grafico di una funzione y =f(x) si procede esaminando i seguenti punti:
1. Determinare il campo di esistenza della funzione
2. Determinare eventuali simmetrie:
3. Calcolare eventuali intersezioni con gli assi x e y:
4. Studiare il segno della funzione:ossia stabilire gli intervalli in cui essa è positiva, ponendo f(x)>0, di conseguenza si trova dove è negativa
5. Determinare l’andamento della funzione agli estremi del campo di esistenza, calcolando i relativi limiti e classificando eventuali punti di discontinuità, specificandone la specie; cerchiamo dunque gli eventuali asintoti:
6. Ricerca dei punti di massimo, minimo e flessi orizzontali tramite lo studio della derivata prima, in particolare gli zeri e il segno, operando in tal modo:
7. Concavità e flessi obliqui, tramite lo studio della derivata seconda, in particolare gli zeri e il segno, operando in tal modo:
§ calcolare la f ’’(x)
§ trovare gli zeri, risolvendo l’equazione f ‘’ (x) = 0, per determinare gli eventuali punti di flesso obliquo
§ studiare il segno della derivata seconda, risolvendo la disequazione f ‘’(x) >0, per determinare gli intervalli in cui f(x) volge la concavità verso l’alto e di conseguenza quelli in cui volge la concavità verso il basso
§ compilare eventualmente uno schema riassuntivo per rilevare i punti di flesso obliquo attraverso i quali la curva cambia il verso della concavità
8. Grafico della funzione: tracciare gradualmente il diagramma della funzione man mano che si ottengono le diverse informazioni nel corso dello studio della funzione: ogni informazione derivante dal calcolo algebrico deve essere subito interpretata graficamente. In tal modo in ogni fase dello studio si potranno confrontare i risultati algebrici con quelli grafici scoprendo di volta in volta eventuali incongruenze: questo momento di verifica è indispensabile per individuare tempestivamente errori e quindi, rivedendo i passi precedentemente fatti, apportare correzioni evitando che essi si propaghino nelle fasi successive dello studio.