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Il fattore di contemporaneità e un coefficiente numerico che serve per dimensionare la portata di un impianto idraulico od elettrico, allo scopo di ridurne i costi. 
Per esempio: 
In casa tua avrai sicuramente molte utenze, cucina, bagno, doccia, water, bidè, lavatrice, giardino, ecc. quindi per dimensionare la tubatura principale per la portata acqua dovresti prima sommare tutte queste utenze, come se i rubinetti fossero tutti aperti, ma non è così, perché allo scopo di ridurne i costi di installazione, o di contratto con l' ente erogatore, devi calcolare solo quali utenze pensi di usare "contemporaneamente", si suppone che se stai usando il lavello in cucina, sicuramente non utilizzi quello del bagno, e neanche quello del giardino, così via, quindi viene attribuito per ogni utenza un "coefficiente di utilizzo K", che normalmente si calcola in percentuale, quindi dopo devi fare la media totale di questi valori. In fine il dimensionamento della linea sarà la somma della portata di tutte le utenze, moltiplicato per il "K" che corrisponde al coefficiente di utilizzo medio calcolato.

Esistono due metodologie per dimensionare l'impianto in considerazione delle problematiche sopra citate:

1-Calcolo diretto del fattore di contemporaneità in base a formule o tabelle.

2-Calcolo indiretto della portata in base alla portata d'acqua e alla tipologie d'utenza.

quesito posto 22 Maggio 2017 in Meccanica da Antonino.Alessandro (38 punti)
  

1 Risposta

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A seconda della tipologia dei consumi si possono individuare diverse tipologie di utenze:

  • utenze delle abitazioni private che comprendono principalmente quelli per: alimentazione, pulizia personale, cucina, lavaggio biancheria, pulizia della casa,innaffiamento dei giardini privati, pulizia delle auto, pulizia degli spazi condominiali, piscine private, ecc.

ma anche quelli connessi alle utenze sempre presenti nel contesto urbano, quali.

  • utenze di edifici pubblici e istituti collettivi quali: ospedali/cliniche private, scuole/università, caserme, mercati, penitenziari, ospizi, orfanotrofi, mattatoi, banche, uffici pubblici e privati, istituti religiosi, ecc.,
  • utenze per servizi pubblici vari quali: fontanine pubbliche, lavaggio delle strade, innaffiamento giardini pubblici, impianti portuali (in particolare per il rifornimento delle navi), impianti ferroviari, impianti aeroportuali, servizio antincendio, impianti sportivi, pulizia serbatoi,pulizia fogne, ecc.
  • utenze commerciali e turistiche: alberghi, pensioni campeggi, ristoranti, bar, esercizi commerciali in genere, ecc.;
  • utenze artigianali e industriali: lavanderie, autolavaggi, officine meccaniche, stazioni di servizio, piccole industrie che prelevano dalla rete potabile acqua necessaria al personale ed i servizi igienici nonché ad eventuali specifici cicli di produzione.
risposta inviata 22 Maggio 2017 da Antonino.Alessandro (38 punti)

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