Gli hub sono dei ripetitori di bit che inoltrano i dati in arrivo da una qualsiasi delle sue porte su tutte le altre, cioè in maniera diffusiva (broadcasting). Per questa ragione può essere definito anche un "ripetitore multiporta". Ciò consente ad un host di comunicare con un altro direttamente, come se l’hub non ci fosse. Un hub non ha bisogno di riconoscere i confini dei dati che lo attraversano, quindi è considerato un dispositivo di livello 1 (fisico) nel modello OSI in quanto ritrasmette semplicemente i segnali elettrici e non entra nel merito dei dati. La distanza massima che un hub può avere da un nodo è di 100m.
Lo svantaggio degli hub è quello di non isolare i domini di collisione: se due host collegati tramite hub trasmettono immediatamente si ha una collisione di pacchetti.
Lo switch è un commutatore, cioè, inoltra e filtra i frame utilizzando l’indirizzo LAN: applicando un filtro sui pacchetti, ossia trasmette il messaggio solo all’host interessato a ricevere il pacchetto
Router in italiano si traduce con "instradatore", da route che vuol dire "strada, percorso". Lo scopo di questi dispositivi è: fare in modo che i dati seguano le vie corrette per arrivare da un punto all'altro di Internet. In termini più professionali, i router provvedono a leggere le informazioni presenti nei pacchetti che contengono i dati che viaggiano nel Web e si accertano che vengano smistate verso gli indirizzi IP corretti. Un lavoro molto complicato perché a seconda delle dimensioni del network che è chiamato a gestire, il router può avere prestazioni differenti.