Per definizione di qualità si può dare la seguente:
la qualità si identifica con il livello di gradimento che le caratteristiche del prodotto presentano nei confronti delle esigenze del cliente al quale è destinato.
Per fare la distinzione tra controllo di qualità e fare qualità occorre fare riferimento al concetto di controllo di qualità cioè a quel processo che si preoccupa di verificare il raggiungimento degli obiettivi di qualità prefissati dall'impresa nei confronti dei beni prodotti.
Il controllo di qualità si basa su una serie di attività che si possono schematizzare nelle seguenti fasi:
- raccolta dei dati;
- confronto dei dati con gli obiettivi prefissati;
- azioni correttive e di prevenzione;
- realizzazione del livello di qualità preventivato;
- riduzione dei costi per il raggiungimento del livello di qualità.
Fatte queste premesse possiamo dire che :
- controllare la qualità è una tipica operazione " a posteriore": il controllo avviene sul prodotto finito;
- "fare" qualità significa eseguire una serie di operazioni concorrenti che servono a pianificare la qualità, che agiscono prima e durante le fasi di produzione.
Si nota quindi che si passa da un'azione eseguita su un prodotto che ha ormai terminato la sua fase di lavorazione, a un'azione preventiva direttamente collegata alle fasi di lavorazione stesse e all'organizzazione.
Questa evoluzione del concetto di controllo di qualità del prodotto è divenuto ormai il concetto diffuso di quella che oggi si chiama qualità totale.