Qualcuno ha definito il Fascismo come il "movimento tra due piazze", perché gli eventi che ne segnano la nascita e la morte hanno avuto luogo in due piazze milanesi: piazza San Sepolcro nel marzo 1919 e piazza Loreto nell'aprile del 1945.
Quando il fascismo divenne un partito nel 1921, i tesserati giudicati più autorevoli erano quelli la cui iscrizione portava la data 1919: erano perciò chiamati "diciannovisti" o "sansepolcristi" ed erano considerati fascisti puri, "della prima ora".
A quella manifestazione del 1919 avevano preso parte gli strati sociali più scontenti all'indomani della fine della prima guerra mondiale e dei trattati parigini di pace che avevano generato insoddisfazione tra gli italiani per quella che venne considerata una "vittoria mutilata": si trattava dunque di nazionalisti e reduci di guerra.
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