Dal mio punto di vista, pur nella loro grande diversità, l'elemento che li accomuna è la convinzione che l'uomo debba mettersi in gioco fino in fondo per superare i limiti legati a una condizione data, sia essa di natura economica, sociale, religiosa, etc.
Così come l'uomo rinascimentale vuole esaltare la dimensione umana recuperando il patrimonio di conoscenza scientifica accantonato durante l'Alto Medioevo per l'egemonia della Chiesa, allo stesso modo il fautore del Transumanesimo si pone l'obiettivo di migliorare il genere umano avvicinandolo sempre di più all'elemento tecnologico, fin quasi a fondersi con esso.
Appare evidente che molto più forti appaiono gli elementi di differenza, basti pensare che l'Umanesimo rinascimentale guarda al mondo classico ed esalta l'uomo come un unicum mentre il Transumanesimo sogna il superamento dell'umano attraverso la simbiosi con le intelligenze artificiali.