La differenza impiantistica sta tutta nella differenza di modalità del passaggio di energia macchina-fluido.
Nelle pompe centrifughe il passaggio di energia avviene con un flusso continuo tra due ambienti a pressione differente, mediante l'opportuna sagoma delle palette all'interno della macchina. Nelle pompe alternative, invece, il flusso è discontinuo e lo scambio di energia è dovuto alla modifica della forma di un volume isolato di fluido.
La portata, quindi, sarà, nel primo caso continua e copiosa, mentre nel secondo caso sarà discontinua e più limitata.
Per quanto attiene alla prevalenza, invece, a voler semplificare, le pompe alternative sono più robuste dal punto di vista costruttivo e riescono a mantenere separati i due ambienti di aspirazione e di mandata, anche aventi pressioni molto differenti. Si consideri che è proprio l'impossibilità di interazione diretta tra i due ambienti collegati alla pompa a permettere al fluido di aumentare il proprio contributo energetico.
Riassumendo e semplificando:
Pompe volumetrica: bassa Q e alta H
Pompe dinamiche: alta Q e bassa H.