Applicato su questi motori il silenziatore riesce a ridurre l'emissione sonora, generalmente a discapito delle prestazioni. La presenza di un silenziatore nell'impianto di scarico genera un'onda di contropressione che, per quanto si cerchi di minimizzarla in fase progettuale, contrasta l'uscita dei gas di scarico dai cilindri, incidendo sul rendimento ai vari regìmi.
Adoperando scarichi lunghi e /o con un diametro ridotto si favorirà i bassi regimi, invece con scarichi corti e/o con diametro elevato si favorirà il funzionamento agli alti regimi.
Tuttavia, ciò che interessa nel 4T non è tanto l'onda di contropressione ma il suo effetto uguale e contrario, cioè l'ulteriore rimbalzo della stessa (i gas si comportano come una molla) che favorisce un significativo effetto estrattivo dei gas col risultato di accelerare e migliorare lo svuotamento della camera di combustione, sopratutto in presenza di incroci di fase molto spinti (incroci...qui si parla di diagramma polare della distribuzione...)
Esattamente come nel caso delle marmitte ad espansione, al di la di altri importanti motivi che condizionano le loro forme e i loro volumi, il principale parametro di accordo fluidodinamico (in base al regime di rotazione) è la loro lunghezza. In base ad esso, infatti, si creerà la risonanza tra il gas in uscita e quello estratto.
volumi, diametri e percorsi incrociati o meno dipendono invece principalmente dai parametri di cilindrata unitaria e complessiva, dalle fasature (vedi motori in linea oppure a V, ecc.) e dalle scelte progettuali di miglior rendimento in base al tipo di utilizzo presunto.
La colonna dei gas che esce e velocemnte in pratica aiuta a formare una depressione vicino la testa nei collettori di scarico, riuscendo ad estrarre l'aria più velocemente.
Il tutto sta nel trovare il regime al quale si ha bisogno che questo effetto sia massimo per poter aumentare la potenza proprio nel regime a cui il motore lavora meglio.
Questo è tanto per iniziare...