La stabilità degli accoppiamenti filettati è dovuta all’attrito che si sviluppa tra i fianchi dei filetti della vite e della madrevite e tra le superfici di appoggio di vite e dado. Infatti quando si serra una vite si provoca una trazione del suo gambo che tende ad allungare la vite; la conseguente reazione elastica del materiale della vite mantiene premuti fra loro i fianchi dei filetti generando l’attrito sufficiente a impedire lo svitamento spontaneo dei due organi.
I dispositivi che impediscono l’allentamento spontaneo si suddividono in due categorie in base al principio che utilizzano:
- dispositivi (PER ATTRITO) che sfruttando l’elasticità del materiale della vite o di altro elemento elastico aggiuntivo, mantengono costante, nel tempo, la pressione tra le superfici che generano attrito. Di questi dispositivi fanno parte DADO E CONTRODADO, DADO CON GUARNIZIONI ELASTICHE (autofrenante), ROSETTA ELASTICA. In sostanza questi metodi non permettono che, a causa di vibrazioni o, in generale, delle sollecitazioni d'esercizio, i componenti si svincolino tra loro, causando una diminizione della pressione di chiusura del collegamento.
- dispositivi (PER OSTACOLO) che impediscono meccanicamente la rotazione relativa tra vite e madrevite. Di questi fanno parte ROSETTE DI SICUREZZA, COPIGLIE PER DADO A INTAGLI, PIASTRINE DI SICUREZZA.
Tutti questi elementi ausiliari utilizzati nei collegamenti filettati sono unificati e pertanto vengono
indicate nei disegni attraverso una designazione. Per ogni tipo di elemento, nella relativa tabella
predisposta dall’ente unificatore (UNI, ISO, ....), vi sono le indicazioni su come designare
l’elemento accompagnate, generalmente, da un esempio.