JPEG (si pronuncia “geipeg”) è un formato standard di compressione dei file grafici raster. JPEG è la sigla di Joint Photographic Experts Group, il nome del comitato che ha scritto le specifiche. Il formato JPEG riguarda solo immagini statiche, ma esiste un altro standard correlato, MPEG, per i filmati (immagini in movimento).
JPEG è stato progettato per memorizzare immagini a colori o a grigi di scene fotografiche naturali in modo compresso e con profondità 8 bit. Funziona bene sulle fotografie, sui quadri naturalistici e simili; non funziona bene sui fumetti, disegni al tratto, logo, lettering.
JPEG usa una compressione di tipo “lossy“, il che significa che, per diminuire la dimensione dell’immagine, alcuni pixel vengono eliminati, per poi essere ricostruiti (non esattamente uguali) in fase di decompressione e quindi l’immagine risultante non è più quella originale. Esistono anche tecniche di compressione “lossless‘, cioè senza perdita di pixel (un esempio è LZW) ma JPEG non ne fa uso.
JPEG tuttavia è stato progettato in modo tale che i pixel eliminati siano quelli meno percettibili all’occhio umano. L’occhio umano è meno sensibile alle piccole variazioni di colore che alle piccole variazioni di luminanza, e così JPEG se trova due pixel di minima variazione di luminanza li conserva, ma se trova due pixel di minima variazione di colore ne tiene uno solo.
Ne consegue che JPEG è adatto per comprimere immagini che sono destinate ad essere viste da esseri umani e non, per esempio, da computer.
JPEG tuttavia non usa un metodo fisso di compressione. La quantità di pixel eliminati può essere determinata dall’utente: più pixel si eliminano più piccolo diventa il file e peggiore diventala qualità dell’immagine.