La vicenda di Paolo e Francesca, centrale nel quinto canto della "Commedia", è rivelatrice della posizione di Dante in merito alla sua concezione dell'amore. Pur provando compassione per quelle creature, veramente legate da un legame talmente indissolubile da vederle unite anche in quel luogo di pena, il poeta non può comunque fare a meno di condannarle, in quanto hanno ceduto all'attrazione fisica, al richiamo della bellezza e del corpo. In tal modo hanno fatto prevalere la parte istintuale - animale - su quella intellettuale, dimostrando di non saper fare buon uso del dono della ragione, che viene da Dio.L'amore vero, infatti, si contraddistingue per il suo carattere spirituale.